nel mare dell’intimità – Trieste

nel mare dell’intimità – Trieste

ll progetto parte dall’idea di scoperta e si realizza attraverso l’impronta in negativo di un nave, dalla quale, in un gioco di pieni e vuoti, emergono tracce e reperti del passato. L’approccio conoscitivo è principalmente iconico in chiave scenografica; dalle immagini più suggestive messe a disposizione dai curatori (dei ritrovamenti, la cartografia, i relitti, le foto subacquee) si sviluppano le idee compositive dell’allestimento, guidato dal fattore scoperta. Osservare dei modellini di navi attraverso sistemi ottici come cannocchiali o binocoli, oltrepassare una grande prua per accedere al percorso espositivo, percorrere spazi relativamente stretti per raggiungere i reperti all’interno di nicchie o individuarli attraverso fori prospettici, sono alcuni dei percorsi che intendiamo realizzare al fine di ricreare la sensazione della scoperta archeologica nello spettatore.

Anno e Luogo: 2017, Salone degli Incanti, Trieste

Progettisti: Giovanni Andrea Panizon

Collaboratori: Martina Di Prisco, Francesco Iuretig, Davide Maria Palusa

Grafica coordinata: Giovanni Andrea Panizon, Simone Ellero

A cura di: Rita Auriemma

Coordinamento organizzativo: Claudia Pizzinato

Committenti: Erpac, Comune di Trieste